Per decenni, i grassi sono stati il grande spauracchio della nutrizione. La "guerra ai grassi", iniziata negli anni '80, ha portato alla diffusione di prodotti "light" e "low-fat", instillando in noi l'idea che per stare in salute e in forma fosse necessario eliminarli. Oggi, fortunatamente, la scienza della nutrizione ha fatto marcia indietro, dimostrando che i grassi non solo non sono nemici, ma sono un macronutriente assolutamente essenziale per la nostra sopravvivenza e il nostro benessere.
Il segreto, come per i carboidrati, non sta nell'eliminazione, ma nella conoscenza e nella scelta. Esistono infatti grassi "buoni" e grassi "cattivi". Questa guida completa ti aiuterà a capire le loro funzioni vitali, a decifrare il mondo degli acidi grassi e a distinguere con sicurezza le fonti benefiche da quelle da consumare con cautela, per proteggere la salute del cuore, del cervello e di ogni singola cellula del tuo corpo.

Ridurre i grassi a semplici calorie (sebbene siano la fonte più concentrata, con 9 kcal per grammo) sarebbe un grave errore. Le loro funzioni biologiche sono tanto complesse quanto vitali:
Per capire la differenza tra i vari tipi di grassi, dobbiamo partire dai loro componenti base: gli acidi grassi. Immaginiamoli come catene di atomi di carbonio e idrogeno. È proprio la struttura di queste catene – in particolare, la presenza o l'assenza di doppi legami tra gli atomi di carbonio – a determinare le proprietà di un grasso e il suo impatto sulla nostra salute.
Questa è la classificazione che tutti dovremmo conoscere per fare scelte alimentari consapevoli.
In questi acidi grassi, la catena di carbonio è "satura" di atomi di idrogeno e non presenta doppi legami. Questa struttura li rende chimicamente stabili e solidi a temperatura ambiente.
La visione moderna: Se un tempo erano considerati i principali responsabili delle malattie cardiovascolari, oggi la visione è più sfumata. Un consumo eccessivo di grassi saturi, soprattutto da carni processate e cibi industriali, è ancora associato a un innalzamento del colesterolo LDL ("cattivo"). Tuttavia, fonti naturali come l'olio di cocco o una piccola quantità di burro da animali allevati al pascolo possono trovare spazio in una dieta equilibrata. La parola chiave è moderazione.
La loro catena presenta uno o più doppi legami, il che li rende liquidi a temperatura ambiente. Sono universalmente riconosciuti come benefici per la salute. Si dividono in:
Approfondisci i 3 Macronutrienti Essenziali.
Sono i veri e propri "cattivi" del mondo dei grassi. La maggior parte di essi viene creata artificialmente attraverso un processo industriale chiamato idrogenazione, che trasforma gli oli liquidi in grassi solidi per migliorare la conservazione e la consistenza dei prodotti. Il loro consumo è direttamente collegato a un aumento drastico del colesterolo LDL, a una riduzione del colesterolo HDL ("buono"), a un aumento dell'infiammazione sistemica e a un elevato rischio di malattie cardiache.
Fonti: Margarine idrogenate, snack confezionati (biscotti, merendine), cibi da fast food, prodotti pre-fritti o industriali. Leggere attentamente le etichette per la dicitura "grassi (o oli) parzialmente idrogenati" è fondamentale per evitarli.
La nostra missione non è condurre una vita senza grassi, ma una vita con i grassi giusti. Dando priorità ai grassi insaturi provenienti da fonti vegetali e dal pesce, consumando con moderazione i grassi saturi di buona qualità ed eliminando attivamente i grassi trans, forniremo al nostro corpo gli strumenti migliori per funzionare al meglio.