La vitamina D è nota per il suo ruolo fondamentale nella salute delle ossa, ma è coinvolta anche nel funzionamento del sistema immunitario, nella regolazione ormonale e nella salute della tiroide. Una sua carenza è oggi estremamente diffusa, anche in chi vive in zone soleggiate.
In questo articolo approfondiamo:
La vitamina D è una vitamina liposolubile che agisce anche come ormone proattivo. Il nostro organismo può produrla grazie all’esposizione solare, ma spesso questo non basta.
È essenziale per:
Approfondisci con la Guida alle Carenze Vitaminiche più Comuni.
Una carenza può essere asintomatica oppure manifestarsi con sintomi diffusi:
La vitamina D svolge un ruolo regolatore sull’immunità e può influenzare la funzione tiroidea, in particolare in caso di tiroidite autoimmune (Hashimoto).
L’esame da fare per appurare una carenza di vitamina D è il 25-OH vitamina D (calcidiolo), con questi valori di riferimento:
Esporsi al sole per almeno 20 minuti al giorno (senza protezione su viso e braccia), soprattutto tra le 11:00 e le 14:00.
Le fonti alimentari sono poche ma utili:
Consigliata quando:
Forme consigliate:
Domande Frequenti
Siamo in zona di insufficienza, quindi va valutato se ci sono sintomi o fattori di rischio per decidere sull’integrazione.
Non cura l’ipotiroidismo, ma ottimizzarne i livelli può aiutare a ridurre infiammazione e migliorare l’efficienza metabolica.
No, spesso si sviluppano lentamente e in modo sfumato. Per questo è fondamentale prevenire e non aspettare che compaiano.
Se monitorata con esami, no. È importante non superare i 4000 UI/die salvo indicazioni mediche specifiche.
Durante il pasto principale, preferibilmente ricco di grassi buoni (olio EVO, avocado), per migliorare l’assorbimento.
La carenza di vitamina D è una delle più diffuse e impatta su ossa, immunità, umore e tiroide. Riconoscerne i sintomi e monitorare i livelli è il primo passo per prevenire disturbi più seri e ritrovare energia e benessere.