Le vitamine sono micronutrienti fondamentali per la nostra salute. Una loro carenza, anche se lieve, può influenzare il sistema immunitario, la salute del sistema nervoso, la funzionalità ormonale e l’energia quotidiana.

In questo articolo scoprirai:

  1. quali sono le carenze vitaminiche più comuni,
  2. i sintomi da non sottovalutare,
  3. e come prevenirle o correggerle con una nutrizione mirata.
Infografica italiana sulle carenze vitaminiche con sintomi, icone delle vitamine e alimenti ricchi di nutrienti su sfondo arancione brillante.

Indice

Il dott. Giovanni De Stefano - Biologo Nutrizionista. BIO COMPLETA

Cosa sono le carenze vitaminiche

Si parla di carenza vitaminica quando il livello di una vitamina scende sotto la soglia minima necessaria per il corretto funzionamento dell’organismo. Le vitamine non forniscono energia direttamente, ma sono essenziali per tutte le reazioni metaboliche vitali.


Sintomi generali da carenza di vitamine

I sintomi variano a seconda della vitamina coinvolta, ma spesso includono:

  1. Stanchezza cronica
  2. Debolezza muscolare
  3. Disturbi del sonno
  4. Pelle secca o irritata
  5. Difficoltà di concentrazione
  6. Alterazioni dell’umore
  7. Sistema immunitario indebolito

Alcuni sintomi possono sovrapporsi, rendendo difficile identificare la causa senza un’attenta valutazione nutrizionale e, quando necessario, esami ematici specifici.


Le carenze vitaminiche più frequenti

Ecco le vitamine più comunemente carenti nella popolazione generale. Clicca su ciascuna per leggere l’approfondimento:

  1. Carenza di vitamina D – con focus su sintomi e legame con la tiroide
  2. Carenza di vitamina C – fragilità capillare, infiammazioni, gengiviti
  3. Carenza di vitamina B12 – sintomi neurologici e dolori articolari
  4. Carenza di acido folico – stanchezza, anemia megaloblastica, gravidanza

Cause principali delle carenze vitaminiche

  1. Diete sbilanciate o monotone
  2. Restrizioni alimentari non bilanciate (vegane, ipocaloriche)
  3. Alcolismo cronico
  4. Uso prolungato di farmaci (IPP, metformina, anticonvulsivanti)
  5. Malassorbimento intestinale (celiachia, Crohn)
  6. Aumento del fabbisogno (gravidanza, stress cronico, malattie)

Come prevenire le carenze vitaminiche

Alimentazione varia e completa

  1. Consuma verdure crude e cotte, frutta di stagione, cereali integrali, legumi, uova, pesce e semi
  2. Non eliminare interi gruppi alimentari senza motivo
  3. In caso di diete vegane o vegetariane, valuta l’integrazione mirata

Integrazione: quando serve davvero?

Solo dopo una valutazione nutrizionale professionale, eventuali esami del sangue e secondo la presenza di sintomi coerenti.

Il fai-da-te con le vitamine può portare a squilibri o tossicità.

Domande frequenti sulle carenze vitaminiche

Posso avere una carenza anche con una dieta “normale”?

Sì. Fattori come stress, infiammazione cronica, farmaci o malassorbimento possono aumentare il fabbisogno anche se l'alimentazione è apparentemente equilibrata.

È meglio assumere le vitamine con il cibo o come integratori?

Preferibilmente con il cibo. Gli integratori vanno usati solo se necessario e in forma biodisponibile, sempre sotto consiglio del nutrizionista.

Quali esami fare per individuare una carenza?

Dipende dalla vitamina. Gli esami più comuni includono:

  1. 25-OH vitamina D
  2. Vitamina B12
  3. Folati
  4. Vitamina C (acido ascorbico plasmatico)

Le carenze vitaminiche causano solo stanchezza?

No. Possono influenzare anche la mente, il sistema immunitario, la pelle, la tiroide e le articolazioni. Alcuni sintomi sono specifici, altri molto generici.

Quanto tempo ci vuole per correggere una carenza?

Dipende dalla gravità. In genere servono 4–12 settimane con dieta mirata o integrazione, seguite da un monitoraggio con esami.


Conclusioni

Le carenze vitaminiche possono influenzare profondamente la qualità della vita, anche quando non sembrano gravi. Intervenire in tempo significa prevenire patologie più complesse e ritrovare energia, concentrazione e benessere.