Se dovessimo descrivere le proteine con una sola parola, sarebbe "essenziali". Sono i veri e propri "mattoni" con cui è costruito il nostro corpo, i componenti fondamentali di ogni singola cellula. Sebbene siano spesso associate esclusivamente alla crescita muscolare, il loro ruolo è infinitamente più vasto e complesso. Sono un macronutriente vitale, coinvolto in quasi ogni processo biologico che ci mantiene in vita e in salute.
Capire cosa sono le proteine, a cosa servono e come scegliere le fonti migliori è un pilastro di qualsiasi alimentazione consapevole, che tu sia uno sportivo, un vegetariano o semplicemente una persona che vuole prendersi cura del proprio corpo. In questa guida completa, esploreremo le loro innumerevoli funzioni e faremo chiarezza sulla fondamentale differenza tra proteine di origine animale e vegetale.
Le proteine sono grandi e complesse molecole composte da unità più piccole chiamate aminoacidi, legate tra loro in lunghe catene. Esistono 20 tipi diversi di aminoacidi che, combinandosi in sequenze infinite, danno origine a tutte le proteine del nostro corpo.
Questi 20 aminoacidi si dividono in due categorie cruciali:
Questa distinzione è la chiave per comprendere il concetto di "qualità" di una fonte proteica e la differenza tra il mondo animale e quello vegetale.
Le proteine sono dei veri e propri "tuttofare" biologici. Il loro ruolo non è primariamente energetico (forniscono 4 kcal per grammo, ma il corpo preferisce usare carboidrati e grassi), ma funzionale e strutturale.
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La principale differenza tra le fonti proteiche risiede nella loro composizione di aminoacidi essenziali.
Le proteine derivanti da fonti animali sono definite "complete" o "ad alto valore biologico". Questo perché contengono tutti e 9 gli aminoacidi essenziali nelle giuste proporzioni, pronte per essere utilizzate dal nostro corpo in modo efficiente.
La maggior parte delle fonti vegetali è definita "incompleta", poiché risulta carente di uno o più aminoacidi essenziali (definito "aminoacido limitante"). Ad esempio, i legumi sono tipicamente poveri di metionina, mentre i cereali sono poveri di lisina. Questo non le rende affatto inferiori, ma richiede un'accortezza in più: la complementarietà proteica.
Il fabbisogno proteico è estremamente individuale. Dipende da fattori come età, peso, sesso e, soprattutto, livello di attività fisica. Mentre per un adulto sedentario le linee guida suggeriscono circa 0.8 grammi di proteine per kg di peso corporeo, questo valore aumenta significativamente per gli sportivi, per gli anziani (per contrastare la perdita di massa muscolare) e in altre condizioni fisiologiche particolari.
Per questo motivo, è sempre consigliabile rivolgersi a un professionista della nutrizione per stabilire il proprio fabbisogno specifico ed evitare sia carenze che eccessi potenzialmente dannosi. La chiave, in ogni caso, risiede nella varietà: alternare fonti proteiche diverse è il modo migliore per garantire al nostro corpo non solo tutti gli aminoacidi di cui ha bisogno, ma anche un'ampia gamma di altri nutrienti essenziali.