L’intolleranza all’istamina è una condizione spesso poco riconosciuta ma molto fastidiosa, che può causare sintomi simili alle allergie: mal di testa, orticaria, problemi gastrointestinali, nausea e stanchezza. Alla base, vi è un accumulo di istamina nel corpo che l’organismo non riesce a degradare correttamente. La dieta è fondamentale: conoscere i cibi da evitare in caso di intolleranza all’istamina è il primo passo per stare meglio.

Cibi ricchi di istamina come salame, formaggio blu, cioccolato fondente, fragole, sardine, limone e vino rosso con simbolo di divieto e scritta Istamina: Cibi da evitare.

Indice

Il dott. Giovanni De Stefano - Biologo Nutrizionista. BIO COMPLETA

Cos’è l’intolleranza all’istamina?

L’istamina è una sostanza naturalmente presente nel nostro corpo e in alcuni alimenti. In condizioni normali, viene smaltita da un enzima chiamato DAO (diaminossidasi). Ma quando questo enzima è carente o non funziona correttamente, l’istamina si accumula e provoca reazioni.

Non è un’allergia alimentare vera e propria, ma una reazione da accumulo.


Cibi da evitare in caso di intolleranza all’istamina

Alcuni alimenti contengono alte quantità di istamina. Altri, invece, stimolano il rilascio di istamina endogena o inibiscono l’attività della DAO, peggiorando i sintomi.

Elenco dei cibi da evitare:

Cibi naturalmente ricchi di istamina

  1. Salumi e carni conservate (prosciutto crudo, salame, speck, wurstel)
  2. Formaggi stagionati (grana, gorgonzola, parmigiano, brie)
  3. Pesce azzurro conservato (tonno in scatola, sgombro, alici, sardine)
  4. Crauti, spinaci, pomodori, melanzane
  5. Bevande alcoliche, in particolare vino rosso, birra e spumanti
  6. Cioccolato e cacao

Cibi che favoriscono il rilascio di istamina:

  1. Agrumi (limone, arancia, pompelmo)
  2. Fragole, ananas, kiwi
  3. Frutta secca oleosa (noci, nocciole, arachidi)
  4. Additivi alimentari (glutammato, solfiti, coloranti)

Come riconoscere l’intolleranza all’istamina?

I sintomi variano molto e possono essere subdoli o intermittenti, rendendo la diagnosi difficile. Tra i più comuni:

  1. Mal di testa, emicranie
  2. Orticaria, prurito, rossore
  3. Gonfiore addominale, nausea, diarrea
  4. Palpitazioni, sbalzi di pressione
  5. Naso chiuso, congestione, simili a un raffreddore

Spesso il disturbo compare dopo i pasti e migliora a stomaco vuoto.

Cosa mangiare in caso di intolleranza all’istamina?

Fortunatamente esistono molti cibi ben tollerati, che possono comporre una dieta equilibrata:

  1. Carni fresche non conservate (pollo, tacchino, vitello)
  2. Pesce fresco di giornata
  3. Uova
  4. Verdure a bassa istamina (zucchine, lattuga, carote, patate)
  5. Riso, pasta, pane senza conservanti
  6. Latte vegetale senza additivi

Domande Frequenti

L’intolleranza all’istamina è permanente?

Non sempre. In alcuni casi può essere temporanea e migliorare con la dieta e il supporto intestinale.

Posso mangiare pomodori cotti?

Meglio evitarli anche cotti, perché mantengono un alto contenuto di istamina.

Esiste un test per diagnosticare l’intolleranza?

Al momento non c’è un test diagnostico standard. La valutazione si basa su sintomi, anamnesi e dieta a esclusione.

Gli integratori DAO sono utili?

Possono aiutare in situazioni occasionali, ma non sostituiscono una dieta corretta.

I latticini sono sempre da evitare?

Solo quelli stagionati. Yogurt fresco o ricotta fresca, in alcune persone, sono tollerati.


Conclusioni

Imparare a riconoscere e gestire l’intolleranza all’istamina può cambiare radicalmente la qualità della vita.

Sapere quali cibi evitare in caso di istamina alta ti permette di controllare i sintomi e migliorare il tuo benessere quotidiano.