Se stai seguendo una terapia con Mounjaro, hai probabilmente già imparato le basi: privilegiare le proteine, idratarti e ascoltare i nuovi segnali di sazietà del tuo corpo. Hai costruito delle fondamenta solide. Ora, però, è il momento di fare un passo avanti, di passare dalla semplice gestione della dieta all'ottimizzazione strategica del tuo percorso nutrizionale.
Questo articolo è pensato per chi vuole "fare il salto di qualità". Non ci limiteremo a parlare di cosa mangiare, ma esploreremo come e perché determinate scelte possono fare una differenza enorme nel massimizzare la perdita di grasso, migliorare i livelli di energia e il benessere generale. Queste strategie sono la mappatura della centralina per ottenere la massima performance in totale sicurezza.
Una volta che la routine alimentare di base è consolidata, possiamo agire su tre leve nutrizionali avanzate che lavorano in perfetta sinergia con l'azione di Mounjaro.
Abbiamo già parlato dell'importanza delle fibre, ma non tutte sono uguali. Capire la differenza tra fibra solubile e insolubile e come usarle a proprio vantaggio è una strategia da professionisti. Una corretta gestione della fibra non solo combatte effetti collaterali come la stipsi, ma potenzia in modo esponenziale il senso di sazietà e migliora la salute del nostro intestino.
Per approfondire, leggi la nostra Guida sui vantaggi della fibra con Mounjaro.
Mounjaro è eccezionale nel controllare la glicemia, ma possiamo aiutarlo ulteriormente. Scegliere carboidrati a basso indice glicemico significa garantire al corpo un rilascio di energia lento e costante. Questo si traduce in meno cali di energia durante la giornata, un controllo della fame ancora più efficace e una minore tendenza del corpo ad accumulare grasso. È una delle strategie più potenti per mantenere l'energia alta anche con un apporto calorico ridotto.
Scopri come fare, consultando la nostra Guida alla scelta dei carboidrati tramite l'indice glicemico.
"Devo fare il digiuno intermittente?", "La colazione è davvero obbligatoria?". Il timing dei pasti è un argomento caldo e spesso confuso. Durante una terapia farmacologica che modifica radicalmente l'appetito, capire come e quando mangiare diventa ancora più importante. Un timing corretto può migliorare la digestione, ottimizzare l'energia e supportare il recupero muscolare.
Facciamo chiarezza, leggendo il nostro Approfondimento su miti e verità del timing dei pasti.
Adottare queste strategie avanzate significa passare da un ruolo passivo ("il farmaco mi fa dimagrire") a un ruolo attivo e consapevole nel proprio percorso. Significa fornire al corpo gli strumenti nutrizionali più raffinati per lavorare in armonia con la terapia, trasformando la perdita di peso in un vero e proprio processo di ottimizzazione della salute. Questo approccio proattivo, sempre affiancato da un professionista della nutrizione, è ciò che distingue un buon risultato da un risultato eccellente e duraturo.
La terapia farmacologica è un punto di partenza. Trasformarla in un successo duraturo e in un vero cambiamento dello stile di vita richiede un supporto mirato e professionale.
Come tuo nutrizionista, Dott. Giovanni De Stefano, il mio ruolo è creare il piano alimentare specifico per supportare al meglio la terapia, grazie soprattutto al rigoroso approccio multidisciplinare, dove ogni paziente è seguito da:
Sei pronto a iniziare un percorso consapevole e scientificamente supportato? Sarai ricontattato per una consulenza informativa e senza impegno.