Dopo mesi in cui l'appetito era tenuto a bada dal farmaco, una delle sensazioni più spiazzanti alla fine della terapia è il ritorno della fame. Questa "fame di rimbalzo" può essere intensa e, se non gestita, può portare a mangiare in eccesso e a recuperare il peso perso.

La buona notizia è che hai tutti gli strumenti per gestirla. Si tratta di combinare scelte alimentari intelligenti con nuove strategie comportamentali per distinguere la fame fisiologica da quella emotiva, spesso definita fame nervosa.

Una donna davanti al frigo aperto che addenta un gigantesco panino come effetto della fame di rimbalzo dovuto alla terapia con Mounjaro.

Indice

Il dott. Giovanni De Stefano - Biologo Nutrizionista. BIO COMPLETA

Distinguere la Fame Fisica da quella Emotiva

Prima di aprire il frigo, fermati un secondo e chiediti:

Questa fame è arrivata all'improvviso o è cresciuta gradualmente? (La fame emotiva è spesso un'urgenza improvvisa).

Ho voglia di un cibo specifico (es. cioccolato, patatine)? (La fame emotiva è selettiva, quella fisica è aperta a più opzioni).

La fame è nello stomaco o nella testa/bocca? (La fame fisica si sente nello stomaco, con brontolii).

Riconoscere la natura della tua fame è il primo passo per rispondere in modo adeguato.


Alimenti a Elevato Potere Saziante

Per gestire la fame fisica, la strategia è semplice: riempire lo stomaco con cibi che saziano a lungo, ma con un apporto calorico controllato.

Le Proteine Magre

Sono l'arma più potente. Rallentano la digestione e stimolano gli ormoni della sazietà. Assicurati che ogni pasto contenga una fonte come pollo, tacchino, pesce, uova, yogurt greco o legumi.

Le Fibre

Assorbono acqua e aumentano il volume del cibo nello stomaco. Le trovi in abbondanza in:

  1. Verdure: Specialmente quelle ricche di acqua come zucchine, cetrioli, finocchi, insalata. Inizia sempre il pasto con una porzione abbondante di verdura.
  2. Legumi: Ceci, fagioli e lenticchie sono un pacchetto completo di proteine e fibre.
  3. Cereali Integrali: Avena e orzo sono particolarmente efficaci.
  4. Zuppe e Vellutate: L'acqua contenuta in zuppe e passati di verdura contribuisce enormemente al volume e quindi alla sazietà, con pochissime calorie.

Evita soprattutto le "Calorie Vuote", come quelle contenute nell'Alcol.


Strategie Comportamentali per Domare la Fame Nervosa

Quando capisci che la tua non è fame fisica, hai bisogno di un piano B.

  1. Bevi un Grande Bicchiere d'Acqua: Spesso la sete viene scambiata per fame. Aspetta 10-15 minuti e vedi se la voglia persiste.
  2. La Regola dei 20 Minuti: Prima di cedere a una voglia, imponiti di aspettare 20 minuti. Distraiti: fai una passeggiata, chiama un amico, ascolta della musica. Spesso, l'urgenza svanisce.
  3. Mindful Eating (Alimentazione Consapevole): Quando mangi, mangia e basta. Spegni TV e telefono. Concentrati su ogni boccone, mastica lentamente, apprezza i sapori. Questo aumenta la soddisfazione del pasto e la consapevolezza dei segnali di sazietà.
  4. Crea un Elenco di Attività Alternative: Scrivi una lista di cose che ti piacciono e che non coinvolgono il cibo. Quando senti arrivare la fame emotiva, consulta la lista e scegli un'attività.

Gestire la fame di rimbalzo è una competenza che si allena. Combinando la scelta di cibi intelligenti e una maggiore consapevolezza dei tuoi segnali interni, potrai affrontare la fase di mantenimento con fiducia e serenità.


Conclusioni

In conclusione, la gestione della "fame di rimbalzo" si basa su un doppio binario: la scelta di alimenti a elevato potere saziante e l'allenamento alla consapevolezza. Non vivete il ritorno dell'appetito come un nemico da combattere, ma come la prima, vera opportunità per mettere in pratica le nuove abilità che avete appreso. Ogni volta che distinguete la fame fisica da quella emotiva, ogni volta che scegliete un cibo nutriente invece di uno impulsivo, state rafforzando un'abitudine che durerà molto più a lungo dell'effetto di qualsiasi farmaco. È questa la vera vittoria: trasformare la conoscenza in comportamento e il comportamento in uno stile di vita che vi renderà finalmente padroni delle vostre scelte.


Vuoi saperne di più?

La terapia farmacologica è un punto di partenza. Trasformarla in un successo duraturo e in un vero cambiamento dello stile di vita richiede un supporto mirato e professionale.

Come tuo nutrizionista, Dott. Giovanni De Stefano, il mio ruolo è creare il piano alimentare specifico per supportare al meglio la terapia, grazie soprattutto al rigoroso approccio multidisciplinare, dove ogni paziente è seguito da:

Medico Specialista, per la valutazione clinica iniziale e la prescrizione del farmaco per la perdita di peso.

Nutrizionista dedicato per il supporto alimentare specialistico durante il percorso terapeutico.

Team di consulenti, per un monitoraggio preciso e costante, e un affiancamento completo durante l'intero percorso.

Sei pronto a iniziare un percorso consapevole e scientificamente supportato? Sarai ricontattato per una consulenza informativa e senza impegno.