Dopo mesi in cui l'appetito era tenuto a bada dal farmaco, una delle sensazioni più spiazzanti alla fine della terapia è il ritorno della fame. Questa "fame di rimbalzo" può essere intensa e, se non gestita, può portare a mangiare in eccesso e a recuperare il peso perso.
La buona notizia è che hai tutti gli strumenti per gestirla. Si tratta di combinare scelte alimentari intelligenti con nuove strategie comportamentali per distinguere la fame fisiologica da quella emotiva, spesso definita fame nervosa.
Prima di aprire il frigo, fermati un secondo e chiediti:
Questa fame è arrivata all'improvviso o è cresciuta gradualmente? (La fame emotiva è spesso un'urgenza improvvisa).
Ho voglia di un cibo specifico (es. cioccolato, patatine)? (La fame emotiva è selettiva, quella fisica è aperta a più opzioni).
La fame è nello stomaco o nella testa/bocca? (La fame fisica si sente nello stomaco, con brontolii).
Riconoscere la natura della tua fame è il primo passo per rispondere in modo adeguato.
Per gestire la fame fisica, la strategia è semplice: riempire lo stomaco con cibi che saziano a lungo, ma con un apporto calorico controllato.
Sono l'arma più potente. Rallentano la digestione e stimolano gli ormoni della sazietà. Assicurati che ogni pasto contenga una fonte come pollo, tacchino, pesce, uova, yogurt greco o legumi.
Assorbono acqua e aumentano il volume del cibo nello stomaco. Le trovi in abbondanza in:
Evita soprattutto le "Calorie Vuote", come quelle contenute nell'Alcol.
Quando capisci che la tua non è fame fisica, hai bisogno di un piano B.
Gestire la fame di rimbalzo è una competenza che si allena. Combinando la scelta di cibi intelligenti e una maggiore consapevolezza dei tuoi segnali interni, potrai affrontare la fase di mantenimento con fiducia e serenità.
In conclusione, la gestione della "fame di rimbalzo" si basa su un doppio binario: la scelta di alimenti a elevato potere saziante e l'allenamento alla consapevolezza. Non vivete il ritorno dell'appetito come un nemico da combattere, ma come la prima, vera opportunità per mettere in pratica le nuove abilità che avete appreso. Ogni volta che distinguete la fame fisica da quella emotiva, ogni volta che scegliete un cibo nutriente invece di uno impulsivo, state rafforzando un'abitudine che durerà molto più a lungo dell'effetto di qualsiasi farmaco. È questa la vera vittoria: trasformare la conoscenza in comportamento e il comportamento in uno stile di vita che vi renderà finalmente padroni delle vostre scelte.
La terapia farmacologica è un punto di partenza. Trasformarla in un successo duraturo e in un vero cambiamento dello stile di vita richiede un supporto mirato e professionale.
Come tuo nutrizionista, Dott. Giovanni De Stefano, il mio ruolo è creare il piano alimentare specifico per supportare al meglio la terapia, grazie soprattutto al rigoroso approccio multidisciplinare, dove ogni paziente è seguito da:
Sei pronto a iniziare un percorso consapevole e scientificamente supportato? Sarai ricontattato per una consulenza informativa e senza impegno.