"Devo mangiare ogni 3 ore?", "Posso fare il digiuno intermittente?", "Se salto la colazione dimagrisco di più?". Durante un percorso con Mounjaro, dove l'appetito è profondamente alterato, le domande su quando mangiare diventano tanto importanti quanto quelle su cosa mangiare. C'è molta confusione sull'argomento, alimentata da miti e mode passeggere.
Facciamo chiarezza dal punto di vista nutrizionale, analizzando le strategie di timing più comuni nel contesto specifico di questa terapia.
La Verità: La regolarità aiuta, ma non è una legge scritta sulla pietra. Il principio dei "pasti piccoli e frequenti" è valido soprattutto all'inizio per gestire la nausea e garantire un apporto nutrizionale costante. Tuttavia, con il tempo, la cosa più importante è imparare ad ascoltare i propri segnali. Mounjaro crea un nuovo ritmo di fame e sazietà. Forzarsi a mangiare quando non si ha fame può essere controproducente. La chiave è trovare una routine sostenibile (es. 3 pasti principali e 1-2 spuntini) che funzioni per te, senza l'ossessione del cronometro.
La Verità: Per la maggior parte delle persone in terapia, questa è una pessima idea. Una colazione bilanciata e ricca di proteine è fondamentale per "impostare" la sazietà per il resto della giornata. Saltarla può portare ad avere più fame nel pomeriggio e a fare scelte alimentari meno controllate a cena. Una colazione proteica stabilizza la glicemia e il tono dell'umore, fornendo l'energia giusta per partire.
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La Verità: Questo è il punto più delicato e potenzialmente rischioso. Il digiuno intermittente (IF) ha i suoi benefici in alcuni contesti, ma abbinarlo a un farmaco che già di per sé riduce drasticamente l'appetito e l'introito calorico può essere pericoloso. Il rischio è quello di creare un deficit calorico e nutrizionale eccessivo, promuovendo la perdita di massa muscolare e causando carenze di micronutrienti.
Approccio Consigliato: Qualsiasi forma di digiuno prolungato durante la terapia con Mounjaro deve essere assolutamente evitata se non sotto strettissimo controllo del proprio medico e di un nutrizionista esperto.
Per la stragrande maggioranza dei pazienti, l'approccio più sicuro ed efficace rimane quello di distribuire l'apporto nutrizionale in modo equilibrato durante la giornata.
Invece di inseguire protocolli di timing complessi, la strategia più saggia durante la terapia con Mounjaro è la semplicità e la coerenza. Ascoltare il proprio corpo, garantire un apporto costante di nutrienti e non saltare i pasti principali sono i veri segreti per far funzionare la terapia al meglio. Tecniche più avanzate possono essere discusse con il proprio specialista, ma la base di una routine ben strutturata rimane il pilastro insostituibile di tutte le Strategie nutrizionali avanzate con Mounjaro.
La terapia farmacologica è un punto di partenza. Trasformarla in un successo duraturo e in un vero cambiamento dello stile di vita richiede un supporto mirato e professionale.
Come tuo nutrizionista, Dott. Giovanni De Stefano, il mio ruolo è creare il piano alimentare specifico per supportare al meglio la terapia, grazie soprattutto al rigoroso approccio multidisciplinare, dove ogni paziente è seguito da:
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