Iniziare una terapia farmacologica per il dimagrimento porta a una domanda comune: "Ora che il farmaco riduce il mio appetito, devo fare anche attività fisica?". La risposta breve è: "Sì, più che mai". L'allenamento non è un "extra" per bruciare qualche caloria in più: è il valore aggiunto strategico che determina la qualità e la sostenibilità dei tuoi risultati.
Mentre il farmaco crea le condizioni ideali per la perdita di peso, l'esercizio fisico assicura che questo peso sia prevalentemente grasso, non muscolo, gettando le basi per un metabolismo più sano e attivo a lungo termine. Vediamo perché l'allenamento è l'investimento migliore che puoi fare per il tuo corpo durante questo percorso.
Il nostro metabolismo basale, ovvero quante calorie bruciamo a riposo, dipende in gran parte dalla nostra massa muscolare. Il muscolo è un tessuto "vivo" e costoso da mantenere, che brucia energia 24 ore su 24. Il grasso, al contrario, è una riserva inerte. Durante un calo di peso rapido, il corpo, se non stimolato, tende a sacrificare il muscolo perché è metabolicamente dispendioso.
Il risultato è che, a fine percorso, si avrà un metabolismo più lento di prima, rendendo estremamente facile recuperare il peso perso (il famigerato effetto yo-yo). L'allenamento, specialmente con i pesi, invia un segnale di sopravvivenza ai muscoli, costringendo il corpo a preservarli e a utilizzare preferenzialmente le scorte di grasso come carburante.
L'obiettivo finale non è solo perdere peso, ma cambiare corpo e metabolismo in modo duraturo. L'allenamento, in sinergia con la nutrizione mirata che la terapia farmacologica rende possibile, è lo strumento per farlo. Un corpo con una migliore composizione corporea (più muscoli e meno grasso) è un corpo metabolicamente più efficiente, più forte e più sano.
L'allenamento contro-resistenza (con pesi, elastici o a corpo libero) ha un vantaggio unico noto come effetto EPOC (Excess Post-exercise Oxygen Consumption). In parole semplici, il corpo continua a bruciare calorie a un ritmo elevato per ore, a volte fino a 24-36 ore dopo la sessione, per riparare le fibre muscolari e ripristinare le riserve energetiche.
L'allenamento da solo, però, non basta. Esso crea lo stimolo, la "richiesta" di mantenimento muscolare. Ma per soddisfare questa richiesta, il corpo ha bisogno dei mattoni per costruire e riparare: le proteine. Ecco perché l'importanza delle Proteine durante la dieta farmacologica è un concetto inscindibile da quello dell'allenamento. Senza un adeguato apporto proteico, lo stimolo allenante rischia di essere vano, se non controproducente.
Considera l'allenamento come "la firma su un'assicurazione per il tuo futuro" metabolico. È l'azione che trasforma il dimagrimento da un evento temporaneo a un cambiamento permanente e positivo.
La terapia farmacologica è un punto di partenza. Trasformarla in un successo duraturo e in un vero cambiamento dello stile di vita richiede un supporto mirato e professionale.
Come tuo nutrizionista, Dott. Giovanni De Stefano, il mio ruolo è creare il piano alimentare specifico per supportare al meglio la terapia, grazie soprattutto al rigoroso approccio multidisciplinare, dove ogni paziente è seguito da:
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