Iniziare una terapia con un farmaco potente come Mounjaro (o altri doppi agonisti GIP/GLP-1) significa sperimentare una significativa riduzione dell'appetito. Questo è l'effetto desiderato che porta a una drastica riduzione delle calorie e alla conseguente perdita di peso. Tuttavia, questa medaglia ha un rovescio a cui prestare la massima attenzione: mangiando di meno, si rischia di introdurre meno Micronutrienti: vitamine e minerali essenziali.
Si può creare una condizione nota come "fame nascosta": ci si sente sazi, ma il corpo non riceve la quantità adeguata di vitamine e minerali indispensabili per funzionare correttamente. Prevenire queste carenze è un aspetto fondamentale per garantire che la perdita di peso sia un percorso di salute e non di impoverimento nutrizionale.
Quando lo "spazio" per il cibo diminuisce, ogni singolo boccone deve essere il più nutriente possibile. Il concetto chiave diventa la densità nutrizionale: scegliere alimenti che, a parità di calorie, offrono la massima quantità di vitamine e minerali. Un biscotto e una manciata di mandorle possono avere calorie simili, ma il loro apporto di micronutrienti è imparagonabile.
Una ridotta assunzione di cibo può mettere a rischio l'apporto di alcuni micronutrienti chiave:
È chiaro che con Mounjaro, la dieta e il ruolo dell'alimentazione cambiano nelle diverse fasi. Man mano che il dosaggio del farmaco aumenta e l'appetito si riduce ulteriormente, l'attenzione alla densità nutrizionale deve diventare ancora più meticolosa. In questa fase, la guida di un nutrizionista è cruciale per strutturare un piano che garantisca il 100% del fabbisogno di micronutrienti, anche con un apporto calorico ridotto.
L'integrazione può essere necessaria? A volte sì, ma non deve mai essere un'automedicazione. Solo dopo un'attenta valutazione e delle analisi del sangue, il medico o il nutrizionista possono consigliare un'integrazione mirata.
La terapia farmacologica è un punto di partenza. Trasformarla in un successo duraturo e in un vero cambiamento dello stile di vita richiede un supporto mirato e professionale.
Come tuo nutrizionista, Dott. Giovanni De Stefano, il mio ruolo è creare il piano alimentare specifico per supportare al meglio la terapia, grazie soprattutto al rigoroso approccio multidisciplinare, dove ogni paziente è seguito da:
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