L’anoressia nervosa è uno dei disturbi alimentari più gravi e complessi. Non si tratta solo di mangiare poco o perdere peso: è una condizione psicologica profonda che coinvolge la percezione distorta del corpo, il controllo e un’intensa paura di ingrassare, anche in condizioni di sottopeso.
In questo articolo scoprirai:
L’anoressia, come la bulimia, è un disturbo del comportamento alimentare (DCA) caratterizzato da:
Esistono due sottotipi:
Sintomi fisici:
Comportamenti e pensieri ricorrenti:
Consulta la Guida sui Disturbi più Frequenti.
L’anoressia può iniziare in modo subdolo, mascherata da “scelte salutari” o “dieta controllata”.
I campanelli d’allarme più comuni:
Non esiste un singolo peso assoluto, ma si usa un criterio oggettivo: l’indice di massa corporea (IMC o BMI).
Secondo il DSM-5 (Manuale Diagnostico dei Disturbi Mentali), la diagnosi di anoressia richiede:
Il trattamento richiede un approccio multidisciplinare:
Domande Frequenti
La dieta è un atto consapevole e temporaneo. L’anoressia è una ossessione patologica che compromette la salute e domina il pensiero.
Sì, soprattutto nelle fasi iniziali → si parla in questi casi di “anoressia atipica”.
No. È un disturbo mentale grave, spesso legato a insicurezza, bisogno di controllo, traumi o vulnerabilità emotiva.
Non giudicare. Non insistere sul “mangia di più”. Il primo passo è ascoltare con empatia e suggerire l’aiuto di un professionista.
Sì. Con il giusto percorso terapeutico, molte persone riescono a recuperare salute e serenità, anche se servono tempo e pazienza.