“Ho sempre fame” è una delle frasi più comuni tra chi cerca di perdere peso, utilizzata per lo più come giustificazione.
Ma di che fame stiamo parlando? Non tutta la fame è fisiologica. Spesso si tratta di fame emotiva, cioè un bisogno psicologico che si traveste da bisogno fisico.
La fame reale, quella vera:
La fame emotiva (che può derivare da un disturbo) invece:
Perché il cibo è legato a:
In condizioni di stress, noia, frustrazione o solitudine, il cervello cerca gratificazione rapida. E il cibo è il primo strumento a disposizione.
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Prima di cedere, fermati 5 minuti.
Sposta l’attenzione: esci, chiama qualcuno, respira.
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Annota: quando hai fame, cosa provavi, che cibo desideravi.
Se hai bisogno di conforto, cerca altre fonti:
Cedere alla fame emotiva non è un fallimento, ma un segnale.
Domande Frequenti
Fai il test del cibo neutro: se mangeresti un uovo sodo o del riso, è fame reale. Se vuoi solo cioccolato o pizza, probabilmente è emotiva.
Sì. Ma quando diventa sistematica o incontrollata, può compromettere un percorso nutrizionale.
Sì. Un supporto psicologico aiuta a riconoscere e gestire le emozioni che scatenano il comportamento alimentare.
Esistono supporti naturali (come 5-HTP, magnesio, rhodiola) ma non risolvono il nucleo emotivo del problema.
Spesso scambiamo la sete per fame. Prova a bere un bicchiere d’acqua e attendere 5 minuti.
Avere sempre fame non è un segno di debolezza. È il segnale che dentro di te qualcosa sta chiedendo attenzione: forse non è il corpo, ma la mente. Imparare a distinguere le due forme di fame è una svolta.
Ti restituisce il potere decisionale, ti libera dal senso di colpa, ti permette di mangiare con lucidità e soddisfazione.
Non esistono persone che non riescono a dimagrire. Esistono persone che non sono state aiutate a capire se stesse. Se ti capita spesso di sentirti in lotta col cibo, il primo passo non è privarti.
È ascoltarti in modo nuovo.