I disturbi alimentari sono condizioni complesse che colpiscono milioni di persone, spesso in silenzio. Non si tratta solo di alimentazione, ma di un rapporto disfunzionale con il cibo, il corpo e l’autocontrollo.

In questa guida scoprirai:

  1. quali sono i disturbi alimentari più diffusi,
  2. come riconoscerne i primi sintomi,
  3. quali sono le cause psicologiche e sociali,
  4. e quali cure e percorsi terapeutici esistono oggi.
Illustrazione orizzontale simbolica sui disturbi alimentari, con riflesso corporeo distorto allo specchio.

Indice

Il dott. Giovanni De Stefano - Biologo Nutrizionista. BIO COMPLETA

Cosa sono i disturbi alimentari

I disturbi alimentari – o Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) – sono patologie che alterano la percezione del cibo, del corpo e dell’immagine di sé. Comportano gravi ripercussioni sul piano fisico, psicologico e relazionale.

I più frequenti includono:

  1. Anoressia nervosa
  2. Bulimia nervosa
  3. Disturbo da alimentazione incontrollata (BED)
  4. ARFID (Disturbo evitante/restrittivo dell’assunzione di cibo)
  5. Ortoressia nervosa

Secondo le ultime statistiche, sono i disturbi più diagnosticati in Italia, soprattutto tra adolescenti e giovani adulti.


Sintomi comuni nei disturbi alimentari

Sebbene ogni disturbo abbia caratteristiche specifiche, alcuni segnali sono trasversali:

  1. Preoccupazione ossessiva per il peso e il corpo
  2. Restrizioni alimentari ripetute o abbuffate segrete
  3. Comportamenti di compenso (vomito, esercizio fisico estremo, lassativi)
  4. Sensazione di perdita di controllo con il cibo
  5. Evitamento sociale, depressione, ansia, bassa autostima

Spesso i sintomi non sono visibili esternamente: il peso corporeo può rimanere normale o anche aumentare.


Le forme più diffuse di disturbo alimentare

  1. Anoressia nervosa
  2. Bulimia nervosa
  3. Disturbo da alimentazione incontrollata (BED)
  4. Disturbo ARFID
  5. Ortoressia nervosa

Cause dei disturbi alimentari

  1. Fattori psicologici: ansia, perfezionismo, insicurezza, bassa autostima
  2. Fattori biologici e genetici
  3. Eventi traumatici o stressanti (bullismo, separazioni, lutti)
  4. Pressione sociale e culturale: estetica idealizzata, social media
  5. Modelli familiari disfunzionali

Spesso si sviluppano in età adolescenziale, ma possono emergere anche in età adulta.


Come si curano i disturbi alimentari

I DCA richiedono un approccio multidisciplinare, che coinvolge:

  1. Psicoterapia individuale o familiare
  2. Supporto nutrizionale con un nutrizionista specializzato
  3. Valutazione medica e psichiatrica
  4. Terapie integrate: mindfulness, EMDR, terapia ACT

La guarigione è possibile, ma serve un percorso costruito sulla persona, senza colpevolizzazione.

Domande Frequenti

Un disturbo alimentare si può avere anche senza perdere peso?

Sì. Il peso non è l’unico indicatore. Anche chi ha un peso nella norma può avere un rapporto disfunzionale col cibo e il corpo.

Come capire se è solo una dieta rigida o un disturbo?

Quando la dieta diventa ossessione, ansia, isolamento, e incide sulla qualità della vita → può essere un segnale di DCA.

I disturbi alimentari colpiscono solo le donne?

No. Anche ragazzi, uomini adulti e persone non binarie possono esserne colpiti, ma spesso ricevono meno diagnosi per motivi culturali.

Esistono disturbi alimentari “invisibili”?

Sì: la bulimia, il BED, o l’ortoressia non comportano sempre variazioni visibili di peso, ma hanno effetti profondi sul benessere.

Cosa posso fare se sospetto un disturbo in me o in qualcuno?

Parlarne con un professionista. Il primo passo è uscire dal silenzio e cercare un confronto empatico, senza giudizio.


Conclusioni

I disturbi alimentari sono patologie complesse, che vanno oltre il cibo. Riconoscerne i segnali, parlarne e chiedere aiuto è il primo passo verso la guarigione. Una rete di professionisti e il giusto supporto possono fare la differenza.