Perdere 5, 8 o 10 chili in un mese può sembrare il sogno di molti… ma per il corpo è uno shock.
Dietro al calo rapido spesso può nascondersi:
Il peso scende in fretta… ma torna altrettanto velocemente.
Quando perdi peso in fretta, perdi anche muscolo.
Se ti affidi solo alla fame ridotta (es. da farmaco) o a una dieta estrema, non cambi nulla nella tua mente.
Il corpo percepisce la restrizione come minaccia → attiva ormoni controregolatori (grelina, cortisolo).
Il calo veloce illude, ma non è sostenibile. Quando il peso rimbalza, arriva la delusione, il senso di fallimento e l’abbandono del percorso.
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Perdi:
ma NON perdi:
Segnali di allarme:
Un dimagrimento sano:
Domande Frequenti
Dipende. Se hai molto sovrappeso e sei seguito da un professionista, può essere fisiologico. Ma oltre 4 kg/mese in soggetti normopeso è spesso muscolo e acqua.
No. Più velocemente perdi, più velocemente il corpo si oppone. Serve adattamento graduale.
Assolutamente sì. I pazienti che perdono meno ma in modo progressivo mantengono meglio i risultati.
Perché il corpo è “programmato” per recuperare le riserve dopo un periodo di privazione.
Sì. Aumentare leggermente le calorie, modulare i carboidrati, allenarsi con pesi, introdurre pasti “controllati ma soddisfacenti”.
La perdita di peso non è una corsa a chi arriva prima, ma una maratona che va gestita con consapevolezza e rispetto per il proprio corpo. Dimagrire non è solo togliere chili. È ricostruire identità, equilibrio metabolico, lucidità emotiva.
Se perdi peso senza capire cosa stai cambiando, non hai cambiato nulla. La velocità, in questo contesto, è spesso il primo passo verso il fallimento. Se invece impari a rallentare, ad ascoltarti, a preservare il tuo corpo mentre cambia, allora stai davvero dimagrendo… non solo calando.