Le intolleranze alimentari sono una condizione sempre più comune, caratterizzata da sintomi spesso sfuggenti e difficili da correlare a specifici alimenti.

Negli ultimi anni, gli esami del sangue sono diventati uno strumento sempre più utilizzato per indagare su possibili intolleranze, anche le meno comuni come alla birra o agli additivi alimentari, ma la loro validità scientifica e il loro utilizzo appropriato sono spesso oggetto di dibattito.


In questo articolo, esploreremo come funzionano questi test, le tipologie disponibili, quando è opportuno eseguirli e quali sono i loro limiti, basandoci su evidenze scientifiche e studi recenti, incluso il lavoro di Zingone et al. pubblicato su Nutrients nel 2023.

Come Funzionano gli Esami del Sangue per Intolleranza Alimentare?


Gli esami del sangue per intolleranza alimentare si basano principalmente sulla misurazione delle immunoglobuline, in particolare le IgG.

Quando si consuma un alimento, il sistema immunitario può produrre anticorpi specifici come risposta a componenti di quell'alimento. Questo è il principio su cui si fondano i test IgG.

  • Test IgG: Questi test misurano la presenza di anticorpi IgG specifici per vari alimenti. Un livello elevato di IgG viene talvolta interpretato come indicativo di intolleranza, ma non sempre è così. Gli anticorpi IgG possono riflettere semplicemente l’esposizione a un determinato alimento e non necessariamente una reazione avversa.
  • Test IgE: Utilizzati principalmente per le allergie alimentari, misurano le immunoglobuline E, responsabili delle reazioni allergiche immediate.

È fondamentale distinguere tra intolleranza alimentare e allergia alimentare, poiché i meccanismi coinvolti e i test necessari sono diversi.

Tipologie di Test Disponibili

  • Test IgG
  • Questi test analizzano il livello di anticorpi IgG specifici per un'ampia gamma di alimenti. Solitamente, il campione di sangue viene testato per decine o addirittura centinaia di alimenti comuni.

Criticità:

La presenza di IgG per un alimento non è sempre sinonimo di intolleranza. Può semplicemente indicare che quell'alimento è stato consumato recentemente.


Studi scientifici, suggeriscono che non vi è una chiara correlazione tra livelli di IgG e sintomi di intolleranza alimentare.

  • Altri Test
  • Test di provocazione orale: Considerato il gold standard per identificare le intolleranze alimentari, consiste nell'introdurre gradualmente l'alimento sospetto sotto controllo medico.


  • Patch test: Utilizzato per reazioni cutanee o sensibilità alimentari più rare.

Potrebbero interessarti ...

'}}
Intolleranza al Grano: Sintomi, Cause e Soluzioni Alimentari
'}}
Intolleranza alla Birra: Sintomi, Cause e Soluzioni Alimentari
'}}
Intolleranza alla Soia: Cosa Fare e Come Gestirla
'}}
Intolleranza allo Zucchero: Sintomi, Cause e Soluzioni Alimentari

Quando È Opportuno Fare un Esame del Sangue?

Gli esami del sangue per intolleranza alimentare possono essere utili in alcuni casi specifici, ma non sono sempre necessari. Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare la necessità di un test:

  • Sintomi gastrointestinali persistenti, come gonfiore o diarrea.
  • Mal di testa ricorrenti senza causa apparente.
  • Sintomi cutanei, come orticaria o eczema.
  • Sensazione di stanchezza cronica dopo i pasti.

Prima di eseguire un test, è consigliabile consultare un medico o un nutrizionista per valutare la situazione clinica.

Quando Fare un Test?


Prima di affidarsi a un test IgG, è importante considerare i sintomi. Se si soffre di gonfiore, mal di testa frequenti o stanchezza cronica, consultare un nutrizionista o un medico è il primo passo. Spesso, un diario alimentare e un'osservazione attenta dei sintomi sono più utili dei test del sangue.

Domande Frequenti

Che tipo di esame del sangue è utile per le intolleranze?

Gli esami più comuni includono i test IgG, che misurano la presenza di anticorpi IgG specifici per diversi alimenti. Tuttavia, il loro utilizzo è controverso. I test IgE sono più adatti per diagnosticare allergie alimentari.

Quanto costano questi test?

I costi possono variare da 150 a 400 euro, a seconda del laboratorio e del numero di alimenti testati.

Quando è opportuno fare un test per intolleranze?

In caso di sintomi persistenti come gonfiore, mal di testa o stanchezza dopo i pasti, è consigliabile consultare un medico per valutare la necessità di test specifici.

Come distinguere un'intolleranza alimentare da un'allergia?

Le allergie coinvolgono il sistema immunitario con una risposta immediata, mentre le intolleranze sono legate a difficoltà digestive o a sensibilità chimiche.

Quali sono le intolleranze alimentari più comuni?

Lattosio, glutine e FODMAP sono tra le più diffuse.

Quanto sono affidabili i test IgG?

Secondo studi recenti, come quello di Zingone et al. (2023), questi test non hanno una validità scientifica consolidata e non dovrebbero essere utilizzati come unico strumento diagnostico.


IN CONCLUSIONE


Sebbene gli esami del sangue per intolleranza alimentare siano strumenti diffusi, è fondamentale interpretarli con cautela. Per ottenere risultati accurati e una gestione efficace:

  • Consultare un esperto: Medici e nutrizionisti possono aiutare a identificare i test più appropriati.
  • Evitare diete fai-da-te: Una restrizione alimentare basata su test non validati può portare a carenze nutrizionali.
  • Considerare alternative diagnostiche: Come il test di provocazione orale, sotto supervisione medica.

La consapevolezza è il primo passo per una gestione alimentare sana ed equilibrata.