È possibile gestire le crisi epilettiche attraverso l’alimentazione? Sebbene non esista una cura definitiva basata sulla sola dieta, un'alimentazione mirata e consapevole può diventare un'alleata fondamentale nel controllo dei sintomi, lavorando in sinergia con le terapie mediche.

L'epilessia è una condizione neurologica complessa, e l'equilibrio del nostro corpo, inclusa l'alimentazione, gioca un ruolo cruciale. Alcuni cibi possono infatti influenzare l'attività elettrica del cervello, mentre altri possono contribuire a stabilizzarla.

Illustrazione iperrealistica che mostra un cervello umano al centro, con alimenti da evitare per l'epilessia come zucchero, alcol e cibi processati a sinistra, e alimenti consigliati come salmone, avocado, frutti di bosco e verdure a destra, rappresentando il legame tra dieta e controllo delle crisi epilettiche

Indice

Il dott. Giovanni De Stefano - Biologo Nutrizionista. BIO COMPLETA

Cos'è l'Epilessia e Qual è il Ruolo della Dieta?

L'epilessia è un disturbo neurologico cronico caratterizzato da crisi ricorrenti, causate da un'anomala attività elettrica delle cellule cerebrali. Queste crisi possono manifestarsi in modi molto diversi, da brevi momenti di "assenza" fino a convulsioni più intense.

Sebbene la gestione dell'epilessia si basi principalmente su terapie farmacologiche, la ricerca ha dimostrato che lo stile di vita e la dieta hanno un impatto significativo. Un'alimentazione corretta può:

  1. Ridurre la frequenza e l'intensità delle crisi
  2. Migliorare l'efficacia dei farmaci antiepilettici
  3. Aumentare il benessere generale della persona

Alimenti da Evitare o Limitare nell'Epilessia

Alcuni cibi e sostanze possono agire come "trigger" o fattori scatenanti, destabilizzando il sistema nervoso e aumentando il rischio di crisi in soggetti predisposti. Ecco i principali indiziati da tenere sotto controllo.

Zuccheri Raffinati e Carboidrati Semplici

Provocano picchi e rapidi cali di glicemia (zucchero nel sangue), una condizione di instabilità che può irritare il sistema nervoso.

  1. Esempi: Dolci, bevande zuccherate, caramelle, prodotti da forno industriali, pane bianco, pasta raffinata.

Caffeina

È una sostanza stimolante che agisce direttamente sul sistema nervoso centrale. Un consumo eccessivo può aumentare l'eccitabilità neuronale e favorire l'insorgenza di crisi.

  1. Esempi: Caffè, tè, bevande energetiche (energy drink), cioccolato (in grandi quantità), alcune bibite gassate.

Alcol

L'alcol può avere un doppio effetto negativo: altera l'equilibrio chimico del cervello e può interferire con l'assorbimento e l'efficacia dei farmaci antiepilettici.

  1. Esempi: Vino, birra, superalcolici e cocktail.

Glutammato Monosodico (MSG)

Questo esaltatore di sapidità, molto comune nei cibi processati, è una "eccitotossina": può sovrastimolare le cellule nervose, un meccanismo che in persone sensibili potrebbe contribuire a scatenare una crisi.

  1. Esempi: Cibi pronti, dadi da brodo, salse confezionate, snack salati, cibo da fast food.

Dolcificanti Artificiali (in particolare l'Aspartame)

Alcuni studi e testimonianze hanno collegato l'aspartame a un aumento della sensibilità alle crisi in alcune persone con epilessia. Nel dubbio, è meglio limitarne il consumo.

  1. Esempi: Bevande "zero" o "light", gomme da masticare senza zucchero, dolcificanti da tavola.

Alimenti Consigliati con l'Epilessia

Al contrario, una dieta ricca di nutrienti specifici può aiutare a proteggere il cervello e a mantenere stabile l'attività neuronale.

Grassi Sani

Sono fondamentali per la salute delle membrane cellulari dei neuroni e sono il pilastro della dieta chetogenica. Aiutano a fornire energia stabile al cervello.

  1. Esempi: Olio extra vergine d'oliva, avocado, frutta secca (noci, mandorle), semi (chia, lino), pesce grasso (salmone, sgombro).

Verdure a Basso Indice Glicemico

Forniscono fibre, vitamine e antiossidanti senza causare picchi di zucchero nel sangue.

  1. Esempi: Verdure a foglia verde (spinaci, cavolo riccio), broccoli, zucchine, peperoni, asparagi.

Proteine di Qualità

Sostengono le funzioni cerebrali e contribuiscono a stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue, aumentando il senso di sazietà.

  1. Esempi: Carni bianche (pollo, tacchino), pesce, uova, legumi (con moderazione, a seconda del piano dietetico).

La Dieta Chetogenica: Un Approccio Specifico per l'Epilessia

Quando si parla di epilessia e alimentazione, è impossibile non menzionare la dieta chetogenica. Si tratta di un regime alimentare molto ricco di grassi, adeguato in proteine e poverissimo di carboidrati.

Riducendo drasticamente i carboidrati, il corpo è costretto a usare i grassi come fonte primaria di energia, producendo delle molecole chiamate chetoni. Questi chetoni hanno un effetto neuroprotettivo e stabilizzante sull'attività elettrica del cervello, dimostrandosi efficaci nel ridurre le crisi, specialmente nei casi di epilessia farmaco-resistente anche nei bambini.

La dieta chetogenica è un trattamento medico a tutti gli effetti e deve essere iniziata e monitorata esclusivamente sotto stretto controllo di un medico e di un nutrizionista esperto, per evitare squilibri e carenze nutrizionali.

Domande Frequenti

Quali sono i cibi che scatenano le crisi epilettiche?

I principali "trigger" alimentari includono zuccheri raffinati, caffeina, alcol e cibi processati ricchi di glutammato monosodico. Tuttavia, la sensibilità è individuale.

La dieta chetogenica è utile per tutti i tipi di epilessia?

Si è dimostrata particolarmente efficace per le forme di epilessia resistenti ai farmaci, specialmente in età pediatrica. Non è una soluzione universale e la sua adozione va sempre discussa con un team medico.

L'alcol può davvero peggiorare l'epilessia?

Sì, l'alcol può sia abbassare la soglia convulsiva (rendendo più facile avere una crisi) sia ridurre l'efficacia dei farmaci antiepilettici.


Conclusioni

Gestire l'epilessia richiede un approccio integrato, dove la terapia medica è affiancata da uno stile di vita sano. L'alimentazione è uno dei pilastri più potenti di questo percorso.

Evitare i cibi "trigger" e preferire alimenti nutrienti e stabilizzanti può fare una grande differenza nella qualità della vita. Ricorda, però, che ogni persona è un universo a sé. Quello che funziona per uno potrebbe non essere ideale per un altro.