Nei percorsi con farmaci agonisti come tirzepatide (Mounjaro) o semaglutide, il calo dell’appetito può portare a:
Anche mangiando “sano”, si può andare incontro a carenze.
Fase iniziale (attivazione):
Fase intermedia (stabilizzazione):
Fase finale (mantenimento o post-farmaco):
Meglio fare scelte guidate da un professionista, in base a analisi cliniche e obiettivi personalizzati.
Domande Frequenti
Non sempre, ma spesso è utile. Il rischio di carenze aumenta quando si mangia meno e meno vario.
Dipende. I multivitaminici sono utili come base, ma alcune carenze richiedono dosaggi mirati.
No. Sono utili anche nei percorsi dimagranti per preservare il muscolo, soprattutto se l’appetito è scarso.
Sì, se non ne consumi almeno 3–4 porzioni a settimana. Gli integratori garantiscono una dose efficace e costante.
Controlla: provenienza e certificazioni, assenza di zuccheri, dolcificanti e additivi, biodisponibilità (es. magnesio citrato, vitamina D3 e non D2, ecc.)
L’integrazione non sostituisce la dieta, ma nei percorsi farmacologici aiuta a prevenire carenze, proteggere il muscolo (e la massa magra) e ad ottimizzare il metabolismo.
Se stai dimagrendo con un farmaco (o anche con il palloncino gastrico), parla con un nutrizionista esperto per costruire un supporto intelligente alla tua trasformazione.